Islanda, una cascata di emozioni
Torno dopo tanto tempo a scrivere, ma piena di cose da raccontare.
Ho viaggiato tanto, da aprile ad oggi, visitando tre paesi differenti. Sono stata a Londra, a Corfù e in Islanda.
Nel raccontare le meraviglie che ho visto mi servirò delle foto che ho fatto.
Ne ho fatte migliaia, selezionerò le più significative, e non andrò in ordine cronologico.
Infatti decido di iniziare con questa foto. E' una cascata, la prima cascata che ho visto arrivata in Islanda. La prima cascata che ho visto nella mia vita, ed è stato uno spettacolo.
Del resto, tutto quello che ho visto in Islanda è stato uno spettacolo.
Ho fatto molte foto, per cercare di immortalare al meglio tutto.
Il mio viaggio è stato un turbinio di emozioni, dall'inizio alla fine.
Sono andata a fare un campo di volontariato di 10 giorni, non conoscendo nessuno, viaggiando da sola. Quindi è stato tutto un po' ansiogeno ed emozionante.
Sono partita da Roma con 30 gradi all'ombra, il 26 agosto, e dopo uno scalo di un paio d'ore a Francoforte, arrivo a Reykjavík nelle prime ore del 27, con una temperatura di 7 gradi e una piogerellina fitta.
I miei compagni di viaggio sono tutti stranieri, sono l'unica italiana. Ci sono quattro ragazzi giapponesi, una ragazza russa e due spagnoli. Si è subito creato un clima socievole, e mi mancano.
Nell'attesa di mettere dei soldi da parte per progettare un grande e dispendioso viaggio in Giappone, sto programmando una visita a Madrid, città dei due spagnoli, che ancora non ho mai visto, e un soggiorno a San Pietroburgo, dove mi aspetta la mia amica Yulia.
Così tante cose da fare, così tante foto da scattare, così tanti paesaggi da immortalare.
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